La Telesalute
In perenne ricerca di nuove sfide, nei mesi del lockdown mi è capitato sempre più spesso di ricevere via messaggio, da amici e pazienti, una foto, una radiografia, un video o una registrazione audio per spiegare il loro problema e avere un consiglio o una diagnosi.
Ogni risposta che ho dato ha rafforzato la mia convinzione che molti di questi dubbi e preoccupazioni possono trovare una soluzione da remoto, senza la necessità di incontrarsi di persona. Da qui nasce l’idea della teleodontoiatria, un rapporto diretto con il paziente che mi permette di dare risposte che con una visita tradizionale in studio potrebbero richiedere giorni o addirittura settimane di attesa.
Purtroppo le persone tendono ad accettarlo come un dato di fatto, ma la salute dei denti ha ripercussioni tali su quella di tutto il nostro organismo che non possiamo ridurci ad andare dal dentista solo quando ci fanno male. In pochi sanno, per esempio, che le malattie che colpiscono le mucose di rivestimento della bocca sono spesso segnali di malattia sistemica. Il risultato di questa tendenza a sottovalutare è che in Italia il cancro alla bocca nel 70% dei casi viene diagnosticato quando ormai è al terzo o quarto stadio. Tradotto, quando va operato con interventi chirurgici molto invasivi o non è più curabile.
Il concetto di telesalute è oggi quanto mai centrale: secondo il Ministero della Salute, attiene principalmente al dominio dell’assistenza primaria. Riguarda i sistemi e i servizi che collegano i medici con i pazienti, in particolar modo quelli cronici, per assisterli nella diagnosi, monitoraggio, gestione, responsabilizzazione. In sostanza, permette a un medico di interpretare a distanza i dati necessari al telemonitoraggio di un paziente, e, in quel caso, alla presa in carico del paziente stesso. Inoltre la registrazione e trasmissione dei dati può essere automatizzata o realizzata da parte del paziente stesso.
La telesalute prevede un ruolo attivo del medico (presa in carico del paziente) e un ruolo attivo del paziente (autocura), prevalentemente pazienti affetti da patologie croniche, e in questo si differenzia dal telemonitoraggio. La telesalute comprende il telemonitoraggio, ma lo scambio di dati tra il paziente e una postazione di monitoraggio non avviene solo per l’interpretazione dei dati, ma anche per supportare i programmi di gestione della terapia e per migliorare la informazione e formazione (knowledge and behaviour) del paziente.
Quindi, perché si continua ad aspettare così a lungo di fare una visita anche se si sente di avere un problema? Forse perché non si ha un medico di fiducia a cui rivolgersi. Oppure perché non si ha mai tempo per andare in studio. O ancora perché si è spaventati dalla diagnosi. Sono tutte ragioni legittime, ma per tutte la teleodontoiatria è la soluzione.
Prima di tutto perché garantisce un contatto costante con i pazienti e riduce i ritardi diagnostici. Dalla comparsa del disturbo al responso del dentista bastano pochi minuti e un tablet o un cellulare per avere la risposta di cui si ha bisogno. Rapidità che ci mette al sicuro da terapie inefficaci, quando non dannose, e dai sempre attuali “rimedi della nonna”.
Avete un bruciore o un dolore alla bocca? Avete visto comparire ulcere, gonfiori o macchie dal colore inconsueto? In poco tempo possiamo collegarci, fare la visita ovunque vi troviate, eseguire la diagnosi, prescrivere un’eventuale terapia e fare anche le successive visite di controllo periodiche. Il tutto sempre a distanza e in comodità per il paziente.
Teleodontoiatria è una risposta moderna al monito dell’Organizzazione mondiale della Sanità: qualsiasi lesione che non guarisce entro 14 giorni va considerata sospetta e richiede l’attenzione di uno specialista in medicina orale. Non si tratta di un capriccio o di fare allarmismo, ma di garantire una vita in salute, a partire da quella della vostra bocca.
Anche se già nel 2007 …